Jules Tagliavini - :: COMUNE DI LUZZARA ::

LUZZARA NON DIMENTICA | I nostri martiri | Jules Tagliavini - :: COMUNE DI LUZZARA ::

JULES FEDERICO TAGLIAVINI (ERMES)

 

 

jules_1.jpg

 

Tagliavini Federico (Ermes), cl 1923, residente a Luzzara, arruolato il 15-8-1944 nella 77ma Brigata S.A.P., fucilato dai fascisti a Reggiolo il 14-4-1945.

 

Jules nacque il 29 Aprile del 1922. Cominciò fin dalla più giovane età a lavorare per contribuire, con il suo piccolo aiuto, al modesto bilancio familiare.

 

Trascorse, come tutti gli altri ragazzi nelle sue condizioni, l'età della giovinezza e della spensieratezza lavorando duramente come idaulico.

 

Era gioviale, buono e amico con tutti.

 

A Jules, però, fu negato ciò che agli altri fu elargito a piene mani.

 

Chiamato alle armi, si arruolò nel III Reggimento del Genio Artieri.

 

Disertò dall'esercito, fuggendo da un convoglio militare.

 

Scampato miracolosamente alle fucilate, trovò rifugio in Piemonte presso una cascina di mondine luzzaresi.

 

Di nascosto tornò a Luzzara ed entrò a far parte della 77ma Brigata S.A.P. F.lli Manfredi.

 

Animato da un grande, grandissimo ideale e da un'inflessibile fede in un futuro migliore e mondo dalla cattiveria che proprio allora infestava l'Italia, pervaso da un indomito ardore, militando nei ranghi dei patrioti, portando le armi per il trionfo della libertà, riuscì a svolgere operazioni offensive, a compiere atti di sabotaggio, a fornire informazioni militari.

 

Catturato dalle squadre fasciste, venne portato a Reggiolo dove, tre giorni dopo, fu fucilato assieme a numerosi altri suoi compagni.

 

Prima di morire, i suoi aguzzini gli concessero di scrivere in alcune righe l'estremo saluto ai suoi cari, poche parole che avrebbero raccolto per sempre il suo coraggio:

 

"Alla mamma Libera,
muoio da (comunista) cristiano.
Ciao Ione, ciao Dora, vi ricorderò sempre.
Jules"

 

Dopo di che si avviò per donare l'ultimo suo obolo per la patria, per quella patria tanto amata e dilaniata dal dolore; per quella libertà e per quella giusta causa per cui migliaia, milioni di altri compagni combatterono, caddero, soffrirono, sperarono e piansero.

 

"Quando il tuo corpo non sarà più, il tuo Spirito sarà ancora più vivo nel ricordo di chi resta. Fa che possa essere sempre di esempio".

 

 

 

 


Pubblicato il 
Aggiornato il 
Risultato (862 valutazioni)