Celestino Iotti - :: COMUNE DI LUZZARA ::

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CELESTINO IOTTI (CELESTINO)

 

Celestino Iotti

 

Iotti Celestino (Celestino) di Amando, cl. 1923 residente a Luzzara, arruolato il 14 luglio 1944 nella 77° Brigata S.A.P., fucilato a Reggiolo il 14/4/1945

Nacque a Luzzara il 7 dicembre 1923.

Celestino proveniva da povera famiglia.

Frequentò diligentemente le cinque classi elementari.

A dodici anni dovette cominciare a lavorare per aiutare i propri famigliari, tutti operai.

Entrò nella segheria della Ditta Zoboli come apprendista.

Qui era ben voluto, sia per la sua onestà, sia per la sua bontà d'animo.

Non si adattò mai a pagare la tessera del Partito Fascista e, proprio per questo motivo dovette subire un processo a Reggio.

Nonostante la sua semplice istruzione frequentava amici in parte intellettuali con i quali teneva anche discussioni animate di politica.

Fu uno fra i primi a costituire un nucleo di forze partigiane nella bassa reggiana; fu grande animatore ad esempio nelle lotte contro il nemico invasore.

Lo combattè in tutti i modi: con atti di sabotaggio e con raccolta di armi e di munizioni per le forze combattenti in montagna.

Contribuì con tutte le sue forze al trionfo della Vittoria e della Libertà e per un avvenire migliore.

Subito dopo l'8 settembre dovette vivere nascosto in casa per due mesi, perchè fuggito da La Spezia dove prestava servizio militare.

Incominciò poi a lavorare alla T.O.T dove rimase fino al suo arresto.

Il mattino del 12 aprile si era alzato alle 6.00 per andare a lavorare, quando vedendo che Luzzara era stata accerchiata dalla Brigata Nera, si rifugiò in casa.

Ma alle 10.00 della stessa mattina una decina di nazisti fece irruzione nella sua abitazione.

Lo catturarono, lo gettarono fuori di casa a pedate perquotendolo e lo portarono a Reggiolo.

qui venne interrogato e torturato, ma nonostante le torture e le sevizie non fece mai i nomi dei suoi amici combattenti.

Fu infine fucilato con altri suoi compagni.

Nelle poche parole che ci restano del suo testamento spirituale noi vediamo la sua fortezza d'animo che lo porta ad accettare la sua triste sorte con serenità.

"Mamma e babbo,
comprenderete tutto della mia sorte.
Muoio per la mia Idea, non piangete.


Baci in famiglia.
Celestino"

 

Celestino, sappiamo che tutti gli amici, i compagni ti ricordano. Lavoreremo per un mondo migliore, porteremo avanti i tuoi ideali, cercheremo di fare tutto ciò che tu avevi sognato.

 

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