Claudio Franchi - :: COMUNE DI LUZZARA ::

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CLAUDIO FRANCHI (CLAUDIO)

Mario Franchi

 

 

Franchi Claudio, cl. 1926, residente a Luzzara, arruolato il 27/9/1944 nella 77° Brigata S.A.P., fucilato dai fascisti a Reggiolo il 14/4/1945.

Nacque a Robbio Lomellina il 28/01/1926, località della Lombardia, ove i genitori, originari di Luzzara, si erano trasferiti in cerca di lavoro.

Dopo aver frequentato le scuole elementari, ancora giovanissimo, cominciò a lavorare quale apprendista preso un fornaio del luogo dimostrando tanta buona volontà da farsi apprezzare da tutti.

la guerra lo trova giovanetto pieno di speranza e desideroso di vita spensierata; ma queste sue aspirazioni, comuni del resto ad ogni giovane, sono precluse da avvenimenti che travolgeranno tanta gioventù nella rovina e nella morte.

Viene infatti forzatamente irreggimentato in formazioni paramilitari fasciste, dalle quali del resto trova modo di disertare quasi subito rifugiandosi, per non essere arrestato, presso lo zio Gardinazzi Canzio a Luzzara.

E' qua che ancora una volta per sfuggire ai bandi fascisti di chiamata alle armi, preferisce assieme a tanti altri giovani di recarsi a lavorare presso i campi di lavoro dell'organizzazione tedesca T.O.T. che aveva funzioni di apprestare opere di difesa sul territorio italiano.

E' nel contatto quotidiano con tanti altri giovani che come lui si ribellano all'idea di dover combattere per il fascismo, che lo porta a comprendere di non essere solo in questa sua volontà che lo porta ad opporsi ad ogni forma di oppressione.

Non gli sarà difficile in quell'ambiente trovare la strada che lo porterà ad aderire al movimento di lotta antifascista arruolandosi nella 77° brigata S.A.P. che agiva nella zona.

Il suo spirito ardente e ribelle lo fa distinguere e ben presto lo vede impegnato in azioni di sabotaggio nelle retrovie nemiche.

Non è più il giovanetto spaurito giunto a casa dello zio, ma una maturità precoce si schiude in Claudio, che ogni giorno di più ha chiara coscienza del compito che lui ha scelto di portare a compimento .

Non teme il rischio e sa portare a termine azioni che altri forse non sarebbero riusciti; era un uomo col viso da fanciullo .

A lui e ai suoi compagni andrà il merito se molte battaglie partigiane sui monti furono vittoriose; quando il materiale tra armi, munizioni e vettovaglie poterono giungere sulle nostre montagne era anche per opera dell'ardimento di Claudio!

Nel rastrellamento dell'Aprile 1945 fu arrestato e tradotto a Reggiolo dalla famigerata Brigata Nera .

Sopportò le torture più atroci senza mai rivelare alcune notizia che tradisse il suo movimento.

La morte avvenuta con la fucilazione non lo colse di sorpresa, sapeva che il nemico era spietato; tuttavia era sereno e tranquillo e nel pensiero del dolore che arrecava alla sua mamma, ha forza di scrivere poche righe che rimarranno come testamento spirituale e perenne esempio per le nuove generazioni .

"Cara mamma , io muoio senza aver commesso nessun delitto .
Fatti coraggio e sii forte come in questo momento sono io.


Baci e abbracci,
Tuo Claudio"

 

Claudio , tu sei morto per la Patria , per una causa giusta quanto umana , hai sempre fatto il tuo dovere da cittadino , da Patriota .
Ti ricorderemo non piangendo anche se un grosso nodo ci stringe la gola , quando pensiamo a te e a tutti voi che siete stati migliori .

 

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