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WALTER COMPAGNONI (WALTER)

 

Walter Compagnoni

 

Compagnoni Walter (Walter) di Luigi, residente a Luzzara, arruolato il 15/8/1944 nella 77ma Brigata S.A.P., fucilato a Reggiolo il 14/4/1945.

Da una famiglia di ricche tradizioni antifasciste e democratiche nacque il 13 Aprile 1919 Walter, che dopo aver frequentato le scuole elementari si dedicò subito al lavoro per rendersi utile all'economia familiare.

Walter lavorò presso un artigiano del luogo per tutta la giovinezza.

Chiamato anch'egli alle armi prima per soddisfare gli obblighi di leva e poi come trattenuto, vi rimase fino all'8 settembre.

Dotato di un carattere forte, schivo a tutto ciò che poteva essere superficiale, era la tipica figura di uomo deciso a non rimanere indifferente di fronte alle ingiustizie.

Dotato pure di grande umanità, trovava facilmente l'amicizia di tutti quelli che lo avvicinavano.

Di lui ne parlano ancor oggi gli amici che lo videro aderire con trasporto alla pratica sportiva riuscendo ad eccellere in questa disciplina, tanto da meritare l'attenzione dei dirigenti sportivi provinciali.

Questa sua passione sportiva varrà dopo la Liberazione ad indurre l'Autorità locale ad intestare il campo sportivo al suo nome.

Nel clima democratico ed anticonformista della sua famiglia di gente laboriosa, ricevette dal padre Anselmo le prime nozioni di antifascismo.

Imparò a disprezzare la dittatura e la tirannide, ben presto comprese che dopo l'armistizio non si poteva rimanere indifferenti alle sorti che toccavano al nostro paese dominato dalle brigate nere ed occupato dai nazisti che razziavano, sterminavano beni patrimoniali e seminavano lutti in ogni dove.

Sposatosi nella primavera del 1944, nonostante gli affetti che lo legavano alla sua compagna ed alla piccola Kira, fece anch'egli la propria scelta.

Come tanti e tanti altri, lasciò gli affetti più cari per arruolarsi anch'egli volontariamente nelle formazioni partigiane.

La sua vita diventava vieppiù difficile e complicata: da una parte i doveri di padre e di marito, dall'altra la necessità di compiere fino in fondo il suo dovere di patriota.

Walter scelse quest'ultima strada.

Organizzatosi nelle formazioni della 77ma Brigata, offerse il suo contributo di intelligenza e capacità al trionfo di una giusta causa.

Con gli amici di un tempo si trovava ad operare in azioni di sabotaggio, che portavano scompiglio fra le fila del nemico che ogni giorno di più si trovava disperatamente impotente di fronte alle azioni partigiane.

Walter porta in quest'attività tutto l'entusiasmo del giovane cosciente di compiere un dovere che non potrà mai essere delegato ad altri.

Fra le mura della sua casa si preparano i piani d'azione, incuranti del rischio in cui si potrebbe andare incontro poiché il nemico fascista è preoccupato di colpire i responsabili.

In quell'infausto mattino del 12 Aprile 1945 in cui le strade di Luzzara furono invase dalle orde barbariche fasciste, Walter non riesce a sfuggire all'ira e all'odio di costoro.

Catturato e trasportato a Reggiolo fu massacrato dopo immani torture e sevizie.

Nobile esempio di tenacia e di combattente ancora oggi ricordato da amici e compagni.

 

"Walter sono passati cinquantanni!

Il tempo non ha cancellato il tuo ricordo.

Uomini grandi come te; i nostri eroi, i figli più amati di questo nostro paese saranno oggi come sempre onorati e additati desempio alle nuove generazioni, allumanità intera, perché ricordi, e nel ricordo non dimentichi."

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